Bradipa Chesogna

Eccomi anche qua .
Per chi non se lo ricorda ho 45 anni, un lavoro da impiegata che mi occupa tutto il giorno da lunedì a venerdì, un matrimonio traballante e niente figli (conosco i miei limiti, e sapevo di non essere fatta per gli sport estremi...).

I miei problemi con la bilancia sono relativamente recenti, ma neanche troppo: la mia prima (e unica) vera dieta sotto le indicazioni di una dietista risale esattamente a cinque anni fa, agosto-settembre 2008.
Da ragazzina ero anche troppo magra, gracile e deboluccia, per cui per anni la preoccupazione costante di mia madre è stata che io mangiassi e mangiassi. In realtà ho sempre mangiato volentieri, ma avevo tre fortune, che con gli anni purtroppo sono sparite e hanno fatto sì che iniziassi a ingrassare:

1) il mio stomaco si saziava con poco, e una volta piena non mi andava neppure il mio dolce preferito

2) mi piacevano poche cose. D'accordo, erano quelle sbagliate, perché ho sempre adorato i dolci e ho ignorato per decenni l'esistenza della verdura, ma almeno molti cibi non li consideravo proprio e non mi pesava per niente farne a meno (e non parlo solo della lattuga, ma di molti cibi elaborati, ricchi di sughi e salse, o di sapori decisi che da bambina e ragazzina non apprezzavo)

3) mangiare per me è sempre stato un piacere, ma quando ero più giovane restava un'attività secondaria a molte altre. Si mangiava se si aveva tempo, e se non si aveva di meglio da fare. A casa ovviamente mangiavo a orari regolari, ma lo vedevo sempre un po'come un'interruzione di cui avrei fatto anche a meno, e la fame non la sentivo granchè.

Ora sono l'esatto opposto per tutti e tre i punti . Riesco a ingurgitare un sacco di roba, tanto da stupire chi mangia con me le prime volte, e trovare sempre lo spazio per un dolce. Mi piace praticamente tutto, a parte il pesce, i cetrioli, e poco altro, anche se i dolci rimangano gli unici cibi a cui proprio non posso rinunciare. E mangiare è diventato un piacere fondamentale, e un vero e proprio chiodo fisso delle mie giornate...

Ma pian piano il peso è salito, e il corpo è cambiato, vuoi anche perché dopo i 40 il metabolismo un po' rallenta, e io l'ho impigrito ancora di più in un anno in cui ho smesso quasi del tutto di fare quel poco di attività fisica che prima mi imponevo di fare come necessaria manutenzione.
Ora i chili da perdere sono solo 3 o 4, ma purtroppo non sono ben distribuiti: ho una struttura ginoide, ovvero a pera, con spalle strette, busto snello e poco seno, e bacino largo, e sfiga vuole che ovviamente tutta la ciccia di troppo non vada dove starebbe meglio, cioè nella parte superiore del corpo, ma si concentri dalla vita in giù, in particolare su pancia, fianchi e sedere.
Quindi vorrei riuscire a perderli anche se sulla carta non sono tanti, perché rendono la figura più sproporzionata fra sopra e sotto.

Per il resto, posso dirvi di me che dietro una facciata di razionalità e equilibrio devo convivere con una vasta collezione di paranoie e manie che mi complicano la vita, ma per citare lo psichiatra che si battè per l'abolizione dei manicomi, "visto da vicino nessuno è normale" .